Il 21 dicembre. La Chiesa italiana prega per la pace sulla tomba di san Nicola a Bari — Arcidiocesi Bari-Bitonto

 
 

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Una veglia di preghiera per la pace, «in un momento di grandi conflittualità», con il pensiero rivolto «all’escalation terribile nel cuore dell’Europa»: è il gesto forte che la Conferenza episcopale italiana propone il 21 dicembre a Bari, sulla tomba di San Nicola, «santo venerato sia dai Cattolici sia dagli Ortodossi (e molto a cuore al popolo ucraino e a quello russo)».

L’iniziativa è stata annunciata oggi dalla stessa Cei ed è stata promossa insieme con l’arcidiocesi di Bari-Bitonto. La veglia di preghiera si svolgerà il 21 dicembre, a pochi giorni dalla Solennità del Natale, nella Basilica di San Nicola, alle ore 18.30 (diretta su Tv2000), e sarà guidata dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI.

«Viviamo giorni difficili e li affrontiamo – sottolinea il cardinale Zuppi – con sentimenti contrastanti, perché le paure e l’angoscia causate dalla guerra, dalle guerre, rischiano di offuscare la luce del Natale. Per questo, vogliamo pregare, insieme, per invocare il dono della pace nel cuore di ciascuno e sull’umanità intera; per ritrovare, in quel Bambino che nasce, la tenerezza che permette di scorgere nell’altro un fratello e una sorella e la forza per spezzare le catene del male che imprigionano il mondo. Chiediamo l’intercessione di San Nicola, uomo di pace e di comunione, perché chi regge le sorti delle nazioni sappia anteporre l’amore all’odio, il bene comune agli interessi particolari, il dialogo al rumore delle armi».

«Invocare la pace non è il facile e comodo atteggiamento di chi si disimpegna dinanzi alla storia, ma l’atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori da ogni forma di orgoglio e ricercare quella fraternità necessaria per costruire una umanità rinnovata», afferma monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, ricordando che la veglia del 21 dicembre «sarà uno spazio di grazia a cui si uniranno le altre diocesi italiane e diverrà momento forte per elevare la nostra supplica al Signore, per intercessione di San Nicola, il vittorioso».

La grande statua in bronzo di San Nicola, che sorge nella piazza antistante la Basilica in stile romanico pugliese, era stata donata proprio da Vladimir Putin alla città di Bari per il vertice bilaterale Italia-Russia con Romano Prodi il 14 marzo 2007. Nei mesi scorsi la scultura in bronzo è stata al centro di polemiche. Una petizione online che ha raccolto quasi 18 mila firme aveva chiesto di rimuovere la targa bilingue, firmata dal presidente russo con la dedica: «In nome della amicizia e cooperazione tra i due popoli». Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, si è opposto e ha portato una corona di fiori ai piedi della statua «come gesto di solidarietà verso il popolo ucraino e auspicio di pace».

© Avvenire Redazione Internet, martedì 6 dicembre 2022

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