il racconto del quarto giorno – Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi

 
 

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Prosegue il viaggio pastorale del vescovo Domenico in Salvador de Bahia

 

La giornata di mercoledì 9 novembre è iniziata con la preghiera mattutina e subito dopo il vescovo Domenico e don Beppe sono stati accompagnati da fra Giuseppe e sorella Chiara della Fraternità Francescana di Betania al mercato generale dell’ortofrutta “Ceasa”. Qui, ci ha detto don Beppe, «si è subito attratti dai colori e dai profumi della frutta sui vari bancali. Un vero mercato dove venditori e acquirenti contrattano per il prodotto migliore ed è visibile la cultura del posto». «Purtroppo però anche il mercato può diventare un luogo di contraddizione, durante la nostra passeggiata» – continua don Beppe – «non abbiamo potuto non notare alcuni bambini che rovistavano tra la frutta e verdura da gettare cercando di trovare qualcosa da poter portare a casa e altri, anche molto piccoli, che pur di guadagnare qualche soldo o semplicemente un po’ di verdura erano lì a scaricare e caricare frutta dalle 3 del mattino».

 

La città di Salvador non ha nessun filtro e la povertà è ben visibile ad ogni angolo. Le favelas circondano il centro di Salvador ed è proprio qui che don Mimmo, don Beppe, fra Paolo raggiunti da fra Marco, sorella Mariangela e la direttrice dell’asilo, hanno incontrato alcune famiglie in chiaro stato di povertà. La situazione in questo slum non è stata diversa da quanto già visto il giorno precedente, case incomplete, donne e bambini mal nutriti e famiglie bisognose del necessario quotidiano. Il vescovo Domenico, raggiunto telefonicamente, nel suo racconto della giornata ci ha ricordato quanto detto da Papa Francesco nel messaggio per la VI Giornata del Povero che sarà celebrata dalla Chiesa domenica 13 novembre: “Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede”. «Poter celebrare questa giornata tra gli ultimi per me è un grande dono del Signore e vorrei che molti di noi assumessero la solidarietà come forma di impegno sociale e cristiano». 

 

La giornata si è conclusa con il rientro in convento.

 

(Redazione internet)

 

 

foto: don Beppe de Ruvo


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