Riconoscimento a Seccia. Tre anni di LeccEcclesiae gli valgono il Premio ‘Donato Carbone’ – il giornale della Arcidiocesi di Lecce

 
 

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“Stasera sono venuto a lezione di speranza, la virtù teologale che amo di più”.

 

 

 

“Il premio nazionale Donato Carbone – vittima di mafia ci racconta proprio la speranza vissuta, spronandoci ad avere sempre coraggio” – così l’arcivescovo Michele Seccia, ricevendo l’importante riconoscimento dalle mani del vicario generale della diocesi di Oria, mons. Franco De Padova, ha ringraziato il promotore del Premio, Roberto Schifone, il presidente e la vicepresidente del comitato del Premio, Andrea Santorsola e Imma Scrascia, la presidente della onlus Sing “Giovanni Bosco”Federica Caniglia.

Le motivazioni della consegna del Premio all’arcivescovo Seccia sono legate all’affermazione e agli innumerevoli consensi dal progetto LeccEcclesiae, concretizzato con la cooperativa sociale ArtWork, guidata dal presidente Paolo Babbo, presente in sala.

“Uno, vero, buono e bello: la bellezza è un punto di arrivo, è la definizione più completa di Dio. Quando sono arrivato a Lecce – ha raccontato l’arcivescovo – tutti mi parlavano del barocco leccese. Ecco, il nostro impegno è stato quello di valorizzare l’eredità culturale che abbiamo ricevuto dai nostri padri e che vogliamo e dobbiamo far conoscere ai nostri ospiti, esprimendo loro tutta la nostra capacità di accoglienza e magari avvicinandoli al vero e profondo significato delle nostre opere. Il servizio di ArtWork – affidabile, serio e professionale – garantisce la piena soddisfazione dei visitatori, il benessere dei nostri operatori e lo sviluppo del territorio”.

La cerimonia di consegna del Premio, nel ventesimo anniversario della sua istituzione, si è svolta nella sala consiliare della città di Oria, l’altra sera, in occasione della festa di San Giovanni Bosco. Presenti anche il giornalista e senatore Sandro Ruotolo e l’imprenditore calabrese, testimone di giustizia, Nino De Masi, che hanno ricevuto il Premio nazionale Carbone per il loro impegno antimafia. Il Premio è stato ritirato anche dall’attore Giuseppe Vitale, consegnato alla memoria del padre, Leonardo Vitale, madonnaro oritano, morto in seguito a un’aggressione con rapina subita a Lecce nell’ottobre scorso.

Nel corso della serata, condotta da Vincenzo Sparviero, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, la storica testata che finalmente ritornerà in edicola il prossimo  12 febbraio, e alla presenza della sindaca di Oria, Maria Lucia Carone, sono stati consegnati anche altri significativi riconoscimenti: il Premio alla memoria dell’educatrice “Melania Russo” è stato assegnato all’associazione Simba di Taranto, rappresentata dalla presidente Debora Daniela Cinquepalmi, impegnata in attività ludiche e didattiche destinate alle bambine e ai bambini ricoverati nel reparto oncologico dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto, e il Premio Arte sport e territorio 2022 è stato consegnato all’allenatore Francesco De Stefano dell’associazione “Divertendoci insieme”, che si distingue per la pratica dello sport per tutti, includendo soprattutto giovani sportivi con disabilità, e alla cantante e musicoterapeuta Antonella Rubino.

 

 

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