Verso la Messa del Crisma. La comunità sacerdotale leccese rinnova la comunione con il pastore – il giornale della Arcidiocesi di Lecce

 
 

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Una giornata di intimità sacerdotale quella che si appresta a vivere il clero della Chiesa di Lecce insieme con il suo pastore, fra una settimana, nel Mercoledì Santo, quando in cattedrale l’arcivescovo Michele Seccia presiederà la Messa del Crisma.

 

 

 

Durante la più grande concelebrazione dell’anno liturgico, nella quale ogni vescovo consacra il Crisma e benedice gli olii santi, i ministri ordinati rinnoveranno le promesse fatte il giorno dell’ordinazione e confermeranno la loro fedeltà alla Chiesa e al loro pastore. Una comunità sacerdotale, quella leccese, arricchita – più di altre – dall’abbondanza della Grazia sacramentale che proviene anche dalla presenza in diocesi di altri tre successori degli apostoli: il card. Salvatore De Giorgi, l’arcivescovo Luigi Pezzuto e il vescovo Cristoforo Palmieri. Anche loro, insieme con l’ordinario, mons. Seccia, formano una piccola comunità episcopale nella quale, la condivisione della successione apostolica, rappresenta un dono speciale per l’intera comunità diocesana.

Ma la Messa del Crisma, come recita il Pontificale Romano “è quasi epifania della Chiesa, corpo di Cristo organicamente strutturato che nei vari ministeri e carismi esprime, per la grazia dello Spirito, i doni nuziali del Cristo alla sua sposa pellegrina nel mondo”. “Essa – ribadisce il vicario generale, mons. Luigi Manca – rappresenta un tempo e uno spazio di intensa fraternità sacerdotale, che attinge alle sorgenti stesse della realtà sacramentale, dove la ‘concelebrazione’ di tutti i presbiteri della diocesi presieduta dal vescovo raggiunge il vertice del suo significato teologico-spirituale”.

E il popolo di Dio che è in Lecce, durante la Messa del Crisma e poi, anche nel Giovedì Santo, giornata sacerdotale per eccellenza, innalzerà lodi e ringraziamenti, chiedendo al Signore di assicurare ai suoi sacerdoti i doni di cui necessitano nel loro servizio “a tempo pieno”.

Sarà, dunque, come ogni anno – al netto della lunga parentesi pandemica – una giornata speciale. Prima della Messa del Crisma, alle 18 di mercoledì 5 aprile, tutti i sacerdoti si ritroveranno con l’arcivescovo nella chiesa di Santa Teresa, a due passi da Piazza Duomo, per pregare da soli, come Gesù nel cenacolo con i suoi e, durante il canto comunitario dei Vespri, il pastore rivolgerà loro un pensiero spirituale richiamando il senso e il significato della sequela Christi e il valore del dono ricevuto il giorno dell’ordinazione presbiterale. Un dono che diventa, a sua volta, donazione e servizio alla Chiesa locale e alla Chiesa universale.

Al termine della preghiera dei Vespri, il corteo in abiti liturgici partirà dalla chiesa di Santa Teresa verso la cattedrale per l’inizio della solenne eucarestia.

Dopo la celebrazione della comunione presbiterale nella Messa del Crisma, un momento “esclusivo” di agape fraterna per scambiarsi gli auguri pasquali alla vigilia del triduo pasquale in un clima di gioia e di fraternità.

 

 

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