Comunicato dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano in risposta all’appello del Comitato per la Pace della Terra di Bari — Arcidiocesi Bari-Bitonto

 
 

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     Mi sento provocato dall’appello del Comitato per la Pace della Terra di Bari, che ringrazio per la sensibilità manifestata, con il quale le Istituzioni del territorio sono invitate a un maggiore coinvolgimento nella ricerca di una mediazione di pace.

     Si chiede – sempre nel comunicato – di adoperarsi per un negoziato, ma questo, come vuole l’arte della diplomazia, richiede relazioni discrete, attente, pazienti e autorevoli, senza mai ammiccare alla tentazione del clamore mediatico.

     Può rispondere al vero che “le città, con la loro vitalità e il loro carico di storia” – come afferma il comunicato – possano determinare i destini dell’umanità. Non è facile, ma è possibile contribuire a smuovere le coscienze perché sempre più il tema della pace trovi cuori disponibili ad attivare percorsi significativi in tal senso.

     Quanto stiamo vivendo è atroce e non mi riferisco solo alla guerra tra Ucraina e Russia – e alla possibile escalation nucleare – ma anche a quell’indifferenza che ci ha fatto dormire sonni tranquilli mentre in tante parti del mondo, da anni, la gente muore a causa della guerra. Anche nel nostro Mediterraneo una strage immane si consuma da anni sotto lo sguardo impotente di tanti e manchevole di molti.

      Certamente, ognuno nel suo piccolo deve e può fare qualcosa, a iniziare da un cambio di mentalità, da un processo di autentica conversione che ci faccia scendere da piedistalli ideologici e uscire da logiche miopi.

      Pace e giustizia camminano insieme e, come narra un racconto rabbinico, la notte cederà il passo al giorno solo quando avremo ritrovato nel volto dell’altro, che ci sta dinanzi, il volto del fratello.

      Siamo chiamati a tessere, pazientemente e instancabilmente, la trama di una fraternità umana, senza se e senza ma, come testimonia l’attuale viaggio del Papa in Bahrain e tutto il suo profetico magistero.

      È su questa scia che sento positiva la manifestazione nazionale che si tiene a Roma e quanto, come Arcidiocesi di Bari-Bitonto, andiamo organizzando per il pomeriggio di domenica 18 dicembre: un pellegrinaggio per la Pace che, prendendo le mosse dalla Cattedrale si dirigerà presso la Basilica di San Nicola, dove pregheremo sulla tomba del nostro santo patrono.

      Anche il viaggio che vivrò domani, 5 novembre, a Tirana ha il sapore della Pace. Invitato dall’Arcivescovo di Tirana-Durazzo, Arjan Dodaj, celebrerò nella Cattedrale l’eucaristia per il giorno della memoria dei Beati Martiri d’Albania, esempio di vita donata per amore della fede e della propria nazione. Tendersi la mano e cogliere le opportunità d’incontro ci aiuta a ridare corpo al sogno della Pace.

 Giuseppe Satriano

Arcivescovo di Bari-Bitonto

 

Questo l’appello del Comitato per la Pace della Terra di Bari

APPELLO DEL COMITATO PER LA PACE AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI CIVILI E RELIGIOSE DELLA CITTA’ DI BARI

 

Al Sindaco di Bari, ing. Antonio Decaro

All’Arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano

Al Priore della Basilica di San Nicola, padre Giovanni Distante

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I drammatici giorni che stiamo vivendo, in cui è a rischio la sopravvivenza stessa dell’umanità, spingono le donne e gli uomini di buona volontà non solo a reclamare a gran voce la pace ma anche a compiere ogni sforzo per favorirla e faticosamente costruirla.

 

Il nostro territorio esprime una vera e propria vocazione – riconosciuta a tutti i livelli: culturale, religioso, economico, politico – ad essere un “ponte” fra Oriente e Occidente: la presenza a Bari delle reliquie di San Nicola – tanto venerate da superare le divisioni tra cattolici e ortodossi – simboleggia efficacemente e in maniera non retorica questa vocazione.

 

Vogliamo qui ricordare alcuni eventi di portata storica, la cui memoria è stata purtroppo offuscata dai recenti fatti bellici:

– la visita a Bari nel 2008 dell’allora presidente della Federazione Russa Medvedev per la consegna delle chiavi della Chiesa Russa;

– il pellegrinaggio in Russia di una reliquia di San Nicola nel 2017;

– l’incontro di preghiera di papa Francesco con i capi delle Chiese e delle Comunità cristiane del Medio Oriente tenutosi a Bari il 7 luglio 2018;

– l’incontro di riflessione e spiritualità con tutti i Vescovi del Mediterraneo svoltosi a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020.

 

Sono soprattutto le città, con la loro vitalità e il loro carico di storia, a determinare i destini dell’umanità.

 

Per esempio grande fu il contributo alla distensione che seppe dare in piena guerra fredda la città Firenze, grazie al linguaggio universale dell’arte di cui essa è massima espressione, con gli incontri dei sindaci delle capitali del mondo promossi da Giorgio La Pira.

 

Tali considerazioni ci spingono a rivolgerVi un pressante appello perché vogliate intraprendere azioni concrete per aprire la strada a un negoziato fra Ucraina e Russia.

 

Si può fare, si deve fare: il negoziato è l’unica strada per uscire dalla selva oscura di questo conflitto; il dialogo fra interlocutori che non siano gravati da pregiudizi “di partigianeria” può aprire la strada del negoziato.

 

Ecco perché Vi invitiamo a mettervi in gioco in virtù dei ruoli che ricoprite e della terra che rappresentate.

 

Da parte nostra Vi assicuriamo tutto l’appoggio del grande popolo della pace.

 

Bari, 03/11/2022

Il Comitato per la Pace di Terra di Bari

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