Inaugurato l’Anno Scolastico con una Guerra alla Guerra – Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo

 
 

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“Questa sera abbiamo fatto una guerra! Abbiamo fatto una guerra alla guerra, cercando di disarmare cuori, per poter armare la pace. Che tutto ciò sia avvenuto dalla piazza centrale della nostra città è segno tangibile che Manfredonia aspira a diventare città di pace, con porte spalancate, accogliente e universale”.

Con queste parole il Vescovo, padre Franco Moscone, ha concluso una serata festosa dedicata agli studenti in cammino verso sogni e speranze, davanti a una porta da spalancare.

In una serata indimenticabile, gli studenti di Manfredonia e Zapponeta, provenienti da diverse scuole, hanno inaugurato il nuovo anno scolastico nella Piazza del Popolo, il cuore pulsante della città, sotto il segno della pace.

L’eccezionale evento è stato organizzato per il secondo anno consecutivo dall’Ufficio IRC di Manfredonia in collaborazione con l’Ufficio Diocesano Cultura ed Educazione e ha visto partecipare anche il sindaco Gianni Rotice e l’assessore Grazia Pennella, entrambi colpiti dalla passione e dalla dedizione dimostrata dagli studenti.

Fin dal suo inizio, la serata ha assunto l’aspetto di una fucina in cui giovani e appassionati “imprenditori di sogni” sono emersi, ispirati dal messaggio di Papa Francesco a Lisbona: il conduttore Emanuel Gatta, giovane artista della nostra città, valore aggiunto alla serata, e la giovane e talentuosa Sara.

L’intuizione, poi, di padre Franco, che ha indicato la “porta” come simbolo di speranza nella sua Nota Pastorale, ha permeato ogni esibizione: messaggi, lettere, danze e canti. Dall’emozionante “Shir Lashalom”, eseguita degli studenti di Zapponeta all’entusiastica performance di “Apri tutte le porte”, il pubblico è stato coinvolto, ballando e cantando.

Gli studenti hanno condiviso momenti di riflessione e creatività, manifestando il desiderio di vivere e sognare, esprimendo i propri pensieri sul futuro e condividendo le loro visioni.

È stata una serata di festa e incoraggiamento, un’occasione per dare inizio ad un nuovo capitolo, un nuovo percorso di speranza,  tutti insieme docenti e alunni, davanti alla Porta.

Giovani promesse, pronte ad affrontare le sfide e a costruire un futuro luminoso, offrendo un esempio significativo agli adulti e confermando che sono loro i veri “imprenditori di sogni”.

Cosa faranno in futuro? Chi può dirlo! Tuttavia, una cosa è certa: questi giovani sono pronti a realizzare grandi imprese!

Annamaria Salvemini

 

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