Il seminatore uscì a seminare.

Una parabola attuale e ricca di ogni speranza. Due atteggiamenti ci invita a coltivare oggi la Parola che ci viene affidata. Due atteggiamenti che appartengono a questo contadino che ci insegna l’arte del vivere e del credere. Il primo: la generosità assoluta nel dare. Non risparmiare mai le possibilità di donare a piene mani, senza calcolare e senza valutare. Semplicemente avere il coraggio di elargire sempre e comunque ciò che siamo e ciò che abbiamo. Il secondo: la speranza. Coltivare il dono di una fiducia incondizionata che sa guardare il futuro già nell’oggi, non con superficialità, ma con totale dedizione e assoluta certezza che i frutti se pur non ancora visibili sono già in fermento. L’etica del Vangelo è un’etica del frutto, non della perfezione; una morale della messe abbondante, non di un’illusoria assenza di problemi o difetti. Ogni cuore, anche il mio, il mio contorto cuore, è un pugno di terra atto a dare vita ai semi di Dio (E. Ronchi).

Buona domenica