Peregrinatio della insigne reliquia del braccio di S. Francesco Saverio – Diocesi Ugento Santa Maria di Leuca

 
 

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Specchia, 20-23 luglio 2023

Lettera del parroco, don Antonio Riva, alla Comunità di Specchia 
nel centenario del pellegrinaggio 
del braccio di S. Francesco Saverio

«Specchia – feste religiose. La reliquia insigne del Braccio destro del grande Taumaturgo S. Francesco Saverio, che sta percorrendo le città d’Italia, suscitando dovunque manifestazioni di entusiasmo e di gioia, per singolarissimo privilegio sarà anche a Specchia nei giorni 14 e 15 giugno. Per la fausta ricorrenza sono stati preparati solenni festeggiamenti religiosi e civili a cura di un comitato, all’uopo costituitosi».
In “Il tallone d’Italia”, Anno II, n.21, 3 giugno 1923.

Carissimi figli,

introducendomi con le parole di questo articolo e offrendovi  l’immagine della cartolina-ricordo dell’epoca, giungo a ciascuno di voi con la testimonianza storica di un grande evento religioso che ha segnato la nostra Comunità nel secolo scorso: il pellegrinaggio del Braccio di S. Francesco Saverio. Fino al 1896 il Saverio è stato Patrono principale di Specchia e nonostante subentrò il Patrocinio di S. Nicola, la sua rimase la festa più sentita in paese fino agli anni ’70. Non a caso, i fedeli di una certa età che portano nome Francesco, ricordano la propria festa onomastica il 3 dicembre, memoria liturgica del santo gesuita. L’attuale cappella del S. Cuore di Gesù era la Cappella del Santo Patrono, la quale accoglieva la statua di san Francesco Saverio e la tela della predicazione del Santo portata a Specchia nel 1630 dai padri Gesuiti. Attualmente è conservata nell’ufficio parrocchiale.

Ricorrendo quest’anno il centenario della visita in Specchia, è stato mio desiderio riproporre alla Comunità questo evento. Superate tutte le fatiche burocratiche, possiamo dire di esser  giunti a rendere possibile questo momento. Avuti tutti i permessi ecclesiastici dal nostro Vescovo, dal Vicariato di Roma, dal Dicastero per le Cause dei Santi, dal Padre Generale dei Gesuiti, dal Rettore della Chiesa del Gesù in Roma, dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Lecce, con grande gioia, potremo riavere tra noi l’insigne reliquia da giovedì 20 a domenica 21 luglio p.v.

San Francesco Saverio (1506 – 1552) è considerato il più grande evangelizzatore nella Chiesa dopo San Paolo tanto da essere il Patrono universale delle Missioni. Il suo corpo, considerato incorrotto, si trova a Goa, in India, mentre il suo braccio è stato portato nella chiesa del Gesù in Roma.  Sul gradino dell’altare si trova un reliquiario d’argento che conserva l’avambraccio destro del Santo, fatto distaccare dal corpo dal Generale della Compagnia P. Claudio Acquaviva nel 1614.

«Saverio, che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la sua anima?» (Mt 16,26). Questo avvertimento di Nostro Signore è rivolto a François-Xavier (Francesco Saverio) da Ignazio di Loyola che lo commenta così: «Pensaci bene, il mondo è un padrone che promette e che non mantiene la parola. E anche se mantenesse le sue promesse nei tuoi confronti, non potrà mai appagare il tuo cuore. Ma supponiamo che lo appagasse, quanto tempo durerà la tua felicità? In ogni caso, potrà forse durare più della tua vita? E alla morte, che cosa porterai con te nell’eternità? Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la sua anima?». Poco per volta, questa massima entra nel cuore di Francesco Saverio e vi si imprime profondamente. Così ha inizio un percorso che farà di lui uno dei più grandi santi della storia della Chiesa.  

Quel braccio e quella mano che hanno battezzato oltre 700.000 fedeli nel lontano e sconosciuto Oriente, che hanno impartito benedizioni, assoluzioni, e che hanno consacrato il Corpo e Sangue di Cristo, ritornano nella nostra Specchia per ricordarci che siamo battezzati per essere “testimoni credibili”. Una nuova terra di missione, una continua conversione, un rinnovato slancio missionario per una comunità sempre più bisognosa di viva fede. 

Disponiamoci spiritualmente a vivere le giornate di Grazia che ci saranno donate. Sarà occasione per chiedere a Dio, attraverso l’intercessione del santo taumaturgo Francesco Saverio, pace, guarigione, conversione, comunione con Cristo e con i fratelli.
Questo sia il motivo, il fine e la preghiera di questo pellegrinaggio. 

Specchia, 9 aprile 2023.

Il Parroco
don Antonio Riva

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