sia una Quaresima di penitenza gioiosa – il giornale della Arcidiocesi di Lecce

 
 

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L’arcivescovo Michele Seccia ha presieduto ieri sera la solenne concelebrazione delle Sacre Ceneri in cattedrale.

 

 

 

Hanno concelebrato mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito di Rreshen in Albania, don Vito Caputo, parroco della cattedrale e il canonico don Vincenzo Caretto. Ha guidato la liturgia il maestro delle cerimonie episcopali, mons. Giancarlo Polito, hanno assistito il presidente dell’assemblea, i diaconi Luciano Mosticchio e Paolo Arnesano.

“Il popolo cristiano inizia con il digiuno un cammino di conversione quaresimale – ha sottolineato l’arcivescovo nella sua omelia – ma per affrontare in maniera profonda un percorso di cambiamento vero, è necessario mettere in pratica i tre punti evidenziati dal Vangelo di Matteo”. Il primo: un chiaro invito a “stare attenti a non praticare la nostra giustizia davanti a tutti per riceverne l’ammirazione, ma ciò non comporterebbe la ricompensa del Padre del Cielo”; il secondo punto riguarda il comportamento nel fare l’elemosina: non è opportuno “suonare la tromba come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente”; dobbiamo invece ricercare “la ricompensa del Padre, che vede nel segreto”. Il terzo punto rilevato, infine, da mons. Seccia è riferito al comportamento dei credenti nella preghiera. Anche in questo caso “il nostro atteggiamento non può essere ipocrita, come coloro che amano pregare in modo da essere visti dalla gente; invece ‘quando preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto, e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà’”.

“Buona Quaresima a tutti – ha augurato l’arcivescovo prima di concludere l’omelia -: il nostro sia un cammino di penitenza gioiosa perché andiamo incontro a Gesù risorto”.

Dopo la benedizione l’arcivescovo e don Vito hanno imposto le ceneri sulla testa dei fedeli recitando la formula: “Convertitevi e credete nel Vangelo”.

Con la benedizione finale il pastore ha invitato tutti a portare nelle strade e nelle case la testimonianza del cammino di conversione quaresimale appena iniziato.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

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