Sussidio liturgico quaresima 2022 – Diocesi di Andria

 
 

KALIPÈ
a passo d’uomo, a passo lento e corto!

Ci lasciamo guidare dal significato di questa parola Himalayana, per disegnare insieme l’itinerario quaresimale, tempo durante il quale il credente è chiamato a ritornare ad ascoltare “i passi del Signore Dio” (Gn. 3,8), il passo dello Spirito e del Cuore.

Kalipè,
è augurio per quanti decidono di scalare la vetta della più alta montagna al mondo!

Kalipè,
è augurio per noi che intraprendiamo il viaggio verso la Pasqua di Risurrezione!

Nell’immaginario comune, il tempo della Quaresima è visto come un tempo di grandi sacrifici, privazioni, mortificazioni…, un tempo fotograficamente inteso e vissuto come una montagna da scalare. Mille domande affollano l’avventuriero: ce la farò? Riuscirò ad arrivare in cima?

Comprendiamo bene che non siamo chiamati a scalare nessuna montagna! Che la vera montagna è l’IO che talvolta diventa invalicabile, gigante.

L’IO ci fa compiere il viaggio della vita senza amici, senza fratelli, e questo, a lungo andare, ci intristisce e scoraggia. Con un IO così invadente, ogni decisione o nuova esperienza è continuamente rimandata ad altra data! In questo tempo di grazia siamo chiamati a passare dall’Io a DIO, e da Dio al NOI.

Mentre iniziamo a muovere i primi passi di questo percorso interiore, personale e comunitario, subito incrociamo, lungo la sua mulattiera, un Uomo con un pesante patibolo sulle spalle: la percorre “a passo d’uomo”, in silenzio. Verso Gerusalemme, non si sale soli!

Non ci risulti essere strano, soprattutto in un tempo di secolarismo e di indifferenza religiosa, che altri uomini e donne, giovani, desiderosi come noi di arrivare in cima il più velocemente possibile, si pongono la domanda: chi è l’Uomo che cammina con noi lungo la nostra stessa via?

Vi sale lentamente, tra urla, insulti, cadute, ultimi sguardi che si incrociano, gesti di tenerezza che irrompono in un’ora di grande prova e dolore.

Sale lentamente, “a passo d’uomo”.

Sale e contempla l’umanità, da sempre amata e cercata. Sale, Lui lo sposo, il Pastore in cerca della sua pecorella: l’uomo, la donna, da tempo smarriti, lontani.

Spesso pensiamo che sia Dio in ritardo sulle lancette della storia o della vita.

Spesso Dio, è avvertito come “lontano” (Lc 15,12), come “partito per un viaggio…”.

E invece… e invece la Quaresima torna a ricordare ad ognuno che Dio ci cammina accanto. Che Lui, quale fratello universale, ferito, malato, emigrato, forestiero, povero…, continua a passarci accanto; accanto a quanti faticano nel percorrere la VIA della vita, con le sue salite e le sue discese; accanto a quanti hanno deciso di mollare, di tornare indietro, di rinunciare; accanto a chi sciupa la sua esistenza puntando tutto sul denaro, successo, piacere, sull’apparire, magari illudendo sé stesso di essere sulla strada giusta. Ci cammina accanto per sussurrarci che è sempre l’ora e il giorno giusto, quello di Dio, che con trepidazione attende il ritorno del figlio suo, l’amato!

La Quaresima ci riconsegna la Compagnia di Dio. Egli cammina accanto a noi, a “passo d’uomo”, secondo il nostro passo!

Non indìce una gara tra chi cerca di raggiungere per primo il traguardo o conquistare per primo il Vessillo posto in cima alla meta! “È sceso – semplicemente – sulle strade del mondo a incontrare l’umanità ferita, ad accarezzare i volti scavati dalla sofferenza, a risanare i cuori affranti, a liberarci dalle catene che ci imprigionano l’anima” (Omelia Papa Francesco, 23.01.2022)

Si è fatto STRADA per raggiungere tutti!

Ha assunto le sembianze di PELLEGRINO, di MALCAPITATO o di STRANIERO.

Si è unito alla “carovana della storia”, a quanti, lentamente, a “passo d’uomo”, avanzano nella ricerca della VIA, quella via che li guida alla VERITÀ e alla VITA piena.

Attraverso la proposta pastorale qui contenuta, auguro di lasciarvi guidare dalla bellezza della preghiera che, in questo tempo quaresimale, nelle comunità cristiane è espressa in varie forme e momenti: Statio quaresimali, quarant’ore Eucaristiche, via Crucis, Catechesi, liturgie Penitenziali, gesti di Carità verso gli ultimi e i poveri.

L’esperienza del Sinodo, che la Chiesa vive in questo anno, ancor più ci impegna a camminare a “passo CON l’uomo” del nostro tempo.

Gli Uffici pastorali della Diocesi di Andria, insieme, desiderano offrivi il frutto di un lavoro sinodale, di comunione e di collaborazione.

Ogni comunità, al proprio interno, studi come poter vivere l’itinerario proposto adattandolo alle diverse esperienze e contesti.

Gli allegati sono consultabili e scaricabili dal seguente link:

https://www.diocesiandria.org/animazione-liturgica/

Kalipè, cari amici! A tutti, buon cammino!

      Sac. Francesco Piciocco
Direttore Ufficio Liturgico – sezione pastorale

 

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