un binomio inscindibile – Diocesi Ugento Santa Maria di Leuca

 
 

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di don Fabrizio Gallo

Quando si parla di Maria in riferimento all’antica città di Costantinopoli, non si fa riferimento ad una precisa immagine o ad un singolare culto mariano verso la Madonna, ma a tutta una storia che vede l’antica città sul Bosforo, unita fortemente alla Madre di Dio, quasi a formare un binomio inscindibile, per cui Costantinopoli si è sempre identificata con Maria. Costantinopoli: civitas Mariae o Mariapoli, che dir si voglia. 

Il legame tra la Chiesa madre d’oriente e Maria, nasce sin dai primissimi secoli del cristianesimo, da quando cioè, a seguito del Concilio di Efeso, celebratosi nel 431, il culto mariano si è imposto con forza in tutta la Chiesa soprattutto d’oriente, per cui, la capitale dell’impero bizantino non poteva che

rappresentarne la massima espressione in campo liturgico, artistico, iconografico, innografico.

Numerosi furono i padri della Chiesa, arcivescovi di Costantinopoli, che composero omelie, discorsi, encomi e testi liturgici in onore delle maggiori feste mariane, basti ricordare, come esempio, il grande Germano di Costantinopoli, che fece della sua dottrina mariana un modello per la riflessione teologia orientale tra il VI e VIII secolo.

Ma la forte impronta mariana, fu data alla città, anche dagli stessi imperatori, quali, favorirono la costruzione di numerose chiese dedicate a Maria in cui venivano raccolte e venerate le sue più importanti e preziose icone e reliquie, che fecero la fortuna non solo spirituale, e della Chiesa costantinopolitana e dell’impero stesso. 
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