La forza contagiosa della fede dei giovani – Diocesi Ugento Santa Maria di Leuca

 
 

[ad_1]

Articolo in “Nuovo Quotidiano di Puglia – Lecce”
mercoledì 9 agosto 2023, pp. 1 e 27

Mentre incombono numerosi problemi di natura sociale, economica e politica, primi fra tutti la questione dei migranti e la terribile sciagura della guerra in Ucraina, la Chiesa cattolica ha mostrato il suo lato più bello e accattivante: la celebrazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (GMG) che si è svolta a Lisbona nei giorni 1-6 agosto 2023. Avendo preso parte personalmente con alcuni sacerdoti, alcuni laici animatori e circa 150 giovani della diocesi di Ugento- S. Maria di Leuca posso dire con assoluta certezza che si è trattato di una “grande festa della fede e dell’unità della Chiesa”. 

Il significato e il valore di questa manifestazione si può riassumere con alcune frasi di Papa Francesco. Parlando in aereo con i giornalisti egli ha detto: «È la quarta che la vivo. La prima fu a Rio de Janeiro, che era monumentale, alla brasileira, bella! La seconda a Cracovia, la terza a Panama, questa è la quarta. Questa è la più numerosa. È impressionante la quantità. Ben preparata! Tra quelle che ho visto, questa è la meglio preparata. Per me è stata bellissima».

Si è trattato, infatti, del raduno di un popolo di giovani, provenienti da tanti paesi del mondo, radunatisi a Lisbona per far risplendere in modo visibile e gioioso la dimensione propriamente “cattolica” della fede, cioè la sua presenza in tutte le culture e in tutte le regioni del mondo e la sua universalità come espressione della sua potente forza aggregante e unificante di fronte a un mondo diviso e frantumato. 

In quei giorni, la città di Lisbona sembrava invasa “pacificamene” da schiere di giovani che si spostavano da una parte all’altra per partecipare agli eventi in programma. Era un brulicare di bandiere, di voci, di canti e di slogans che risuonavano nelle più diverse lingue.  Per farsi un’idea più precisa basta dare uno sguardo ai numeri. I partecipanti alla via crucis sono stati circa 800mila, un milione e mezzo le persone presenti alla veglia di sabato sera e alla Messa finale di domenica con papa Francesco. Hanno concelebrato 688 vescovi (di cui 30 cardinali): 109 italiani; 70 spagnoli; 65 francesi; 61 americani; 36 portoghesi; e circa 10mila sacerdoti.

Tra i diversi gruppi di giovani, gli spagnoli erano i più numerosi (circa 78mila), poi gli italiani (65mila di cui 2mila i pugliesi), i francesi (43mila iscritti) e gli statunitensi (circa 20mila iscritti). Un caso particolare è quello riguardante i portoghesi. Per timore che un evento così imponente sconvolgesse la loro vita, molti abitanti di Lisbona si erano allontanati dalla città. Ma, dopo aver visto in televisione la bellezza dei primi raduni, sono tornati in massa per partecipare ai due ultimi eventi al Parque Tejo, sul fiume Tago, affollando anche il ponte che vi passa sopra. Si calcola che erano circa 44mila. E, con loro, si registra anche una “grande partecipazione” di pellegrini provenienti dai Paesi di lingua portoghese: Brasile (5.826), Angola (752), Capo Verde (940), São Tomé e Príncipe (513), Mozambico (312), Guinea- Bissau (122) e Timor Est (62). Ad animare la festa si sono messi a disposizione circa 25mila volontari che hanno incontrato papa Francesco domenica 6 agosto al Passeio Maritimo de Alges.

Contrariamente a quello che di solito si pensa, è apparso il volto di una Chiesa giovane, fatta di giovani che desiderano, nonostante tutto, guardare al futuro, ma che hanno bisogno di non dimenticare le proprie radici. Per questo Papa Francesco ha detto: «I giovani sono una sorpresa, i giovani sono giovani, fanno delle ragazzate, la vita è così, ma cercano di guardare avanti e loro sono il futuro. La questione è di accompagnarli, e il problema è saper accompagnarli, e che non si stacchino dalle radici. Per questo io insisto tanto sul dialogo vecchi-giovani, i nonni con i nipoti. Questo dialogo è importante, più importante del dialogo genitori-figli. Con i nonni, questo si deve fare, perché lì si prendono le radici».

Sicuramente l’allegria della fede dei ragazzi è stata contagiosa. Non si è trattato di un “rave party religioso”, come malignamente ha detto qualche commentatore, ma di un “grande evento spirituale” caratterizzato da momenti di ascolto della Parola di Dio e della riflessione proposta dal Papa e dai Vescovi, dall’esperienza della confessione e del dialogo con i sacerdoti, dal desiderio di intrecciare rapporti di amicizia tra coetanei venuti da differenti paesi del mondo. La festa è stata vissuta come una grande esperienza di silenzio e di preghiera personale e comunitaria. Moltissimi gruppi di svariate diocesi hanno svolto un pellegrinaggio mariano a Lourdes e a Fatima a pregare nella Cappella delle apparizioni.

«I giovani – ha sottolineato il Papa – sono religiosi, cercano una fede non ostica, non artificiale, non legalista, un incontro con Gesù Cristo. E questo non è facile. È un’esperienza… Dicono: “Ma i giovani non sempre vivono secondo la morale…”. Chi di noi non ha fatto uno sbaglio morale nella propria vita? Tutti! Con uno qualsiasi dei comandamenti, ognuno di noi ha le proprie cadute nella propria storia. La vita è così. Ma il Signore ci aspetta sempre perché è misericordioso e Padre, e la misericordia va al di là di tutto».

Segnalo anche che si è svolto il primo Festival degli “influencer cattolici” che si sono dati appuntamento nel Parco dei Cristonauti, il parco interattivo, per discutere del futuro della comunicazione cattolica, della necessità di “stare al passo con i tempi” e di sfruttare i media digitali per diffondere la gioia del Vangelo. 

L’età dei pellegrini italiani era di circa 18-19 anni. La stragrande maggioranza, circa l’85 per cento, era alla loro prima esperienza. Quasi riassumendo il loro pensiero, Luca Del Popolo di anni 17, proveniente da Miggiano e studente al liceo classico di Tricase ha detto: «Essere qui è di certo una grande emozione. La fatica non si sente. Conoscere costumi e tradizioni di altri popoli mi rende partecipe del mondo. Penso che una esperienza così sia un arricchimento per tutti».

[ad_2]

clic qui per l’articolo sul sito della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca