Un proverbio ruandese recita “Ifuni ibagara ubucuti ni akarenge” (la zappetta per curare l’amicizia è il piede), ovvero per prendersi cura dell’amicizia bisogna muoversi e andare a trovare l’amico. Motivati da ciò, nel pomeriggio del 19 aprile, una delegazione proveniente dall’Arcidiocesi di Kigali, in Rwanda, è venuta in visita nella diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca. La delegazione era formata da tre sacerdoti, tra cui don Jean de Dieu Uwamungu (economo della diocesi) e quattro laici. Accompagnati da don Rocco Maglie (responsabile dell’ufficio diocesano missionario e dell’associazione Amahoro) e da due missionari laici (Antonio Marra e Mario Cinelli), sono stati accolti in episcopio da S. E. Mons. Vito Angiuli.

Don Jean de Dieu, a nome di S. Em.za il Cardinale Antoine Kambanda, Arcivescovo di Kigali, ha trasmesso gli auguri pasquali e la gratitudine per le diverse opere realizzate grazie alla collaborazione missionaria tra le due diocesi. Egli ha sottolineato quanto il viaggio in Ugento rappresentasse l’attuazione dell’invito fatto da Gesù ai suoi discepoli, dopo la sua risurrezione, di essergli testimoni (At 1,8). Questa visita ha rinnovato e consolidato l’amicizia che è andata crescendo dai tempi di don Tito Oggioni- Macagnino, ossia dal 1992.

Come recita un altro detto ruandese, “Inshuti nyayo uyibona mu byago”, (il vero amico si riconosce nei momenti difficili), subito dopo la tragica guerra e il genocidio contro i Tutsi del 1994, la diocesi di Ugento ha aiutato nella ricostruzione dedicandosi al servizio dei poveri, degli orfani e delle vedove. Tante persone, compresi alcuni sacerdoti della diocesi di Kigali, non avrebbero potuto studiare senza l’impegno missionario iniziato da don Tito. Diverse opere sono significative e risuonano come l’eredità di don Tito: il centro “Domus Pacis” (punto di riferimento dei missionari che vanno in Rwanda), la presenza delle Oblate di Cristo Re (con un’attenzione particolare alla famiglia e alle persone vedove), le diverse scuole realizzate (tra cui la scuola “Inguscio Cherubino” costruita nella parrocchia di Karenge) e tante altre opere. Tre vescovi di Ugento, con i loro viaggi in Rwanda in diversi momenti, hanno dato una spinta al gemellaggio missionario, incoraggiando l’attività missionaria dei sacerdoti e laici di Ugento in Rwanda. 

Sua Eccellenza Mons. Vito Angiuli, nell’incontro in episcopio, ha fatto notare che questa è stata la prima volta che ha potuto accogliere una delegazione così numerosa proveniente dal Rwanda, composta da sacerdoti e laici, ed ha sottolineato che la loro presenza è un segno eloquente della comunione e della cooperazione tra le diocesi di Kigali e Ugento-Santa Maria di Leuca. Ha aggiunto, inoltre, che il periodo di quaranta anni di collaborazione testimonia la fecondità di un rapporto solido e stabile. In particolare, si è soffermato sulle diverse attività missionarie, tra le quali l’accoglienza di alcuni sacerdoti di Kigali per gli studi e le altre esperienze raccolte in un libro sull’impegno missionario della chiesa di Ugento – S. Maria di Leuca. Riferendosi poi a don Tito, Mons. Angiuli ha ricordato le sue lettere e la sua fraterna amicizia e intensa collaborazione pastorale con il venerabile vescovo don Tonino Bello.

Don Victor, parroco di Karenge, rispondendo alla domanda del Vescovo sulle sfide della pastorale parrocchiale in Rwanda, ha riferito dei conflitti nelle famiglie, dei traumi e delle profonde ferite psicologiche e spirituali causate dalla tragedia del 1994 e, conseguentemente, dei diversi problemi legati alla povertà estrema in cui vivono diverse famiglie. Nell’attività pastorale si privilegiano la via dell’ascolto e gli incontri nelle comunità ecclesiali di base (in diversi quartieri), nell’ambiente di vita della gente.

L’incontro si è concluso con un canto di ringraziamento al Signore e la benedizione di Sua Eccellenza Mons. Angiuli. Dopo la visita la delegazione ha reso omaggio a don Tito con una sosta di grata memoria e di preghiera sulla sua tomba, nel cimitero di Taurisano. 

            20 aprile 2023

Don Gakindi Jean Marie Vianney