Luigi Pugliese (1896-1923), vescovo ad Ugento nel Salento – Diocesi Ugento Santa Maria di Leuca

 
 

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Ad Ugento, in cima allo scalone che porta al piano superiore della residenza vescovile, nel 1920 fu posta una grande epigrafe marmorea, in onore del vescovo Luigi Pugliese. L’epigrafe latina, letta da pochi e non compresa da molti, contiene l’omaggio del clero e dei fedeli al vescovo venuto da Cerignola, nel suo settantesimo anno di età e nella ricorrenza del suo venticinquesimo di episcopato.
L’epigrafe fu posta per dire la gratitudine al vescovo per la prudenza dimostrata nel governo pastorale e, al tempo stesso, voleva essere un segno duraturo di amore per lui. Con precisione era detto il suo itinerario episcopale. Dunque dalla Calabria tirrenica al Salento estremo nella diocesi dei due mari, lo Ionio e l’Adriatico, dalla Puglia settentrionale alla Calabria e, infine, alla Puglia meridionale1. L’epigrafe rimane come una delle poche testimonianze monumentali di quell’episcopato che fu a cavallo tra Ottocento e Novecento, a cento anni della odierna diocesi ugentina, definita nei suoi confini nel 1818.

Nell’Archivio Storico Diocesano è notevole la documentazione del suo episcopato che, per durata, è secondo a quello del successore Giuseppe Ruotolo (1937-1968) e scavalca di poco quello del predecessore, il biscegliese Francesco Bruni (1837-1861)2. Vale la pena aggiungere che quest’ultimo fu nominato a trentotto anni, Ruotolo a trentanove e Pugliese a quarantasei. […]

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